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sabato 16 luglio 2011

L' Oro Filosofale

Realtà, Verità e Bellezza sono considerati i tre elementi "chemici" con cui realizzare l'Oro filosofale, punto di arrivo di una ricerca artistica e filosofica che ha origini antichissime.

L'Oro filosofale è la miniera creativa che l'artista scopre dentro di al termine di un triplice percorso di elaborazione della Pietra grezza (l'energia sessuale) in Elixir (desiderio di conoscenza) che si compie in tre Atti: purificazione/sublimazione (nigredo), trasmutazione/elaborazione creativa (rubedo), trasformazione/ esperienza cognitiva (albedo).

La Dottrina alchemica  prescrive la Medicina (arsenico), il Sale (nitrato di ferro) e infine l 'Antimonio (il reagente opposto) al fine di ridurre l'egemonia razionalizzatrice di Saturno e far prevalere la logica intuituitiva di Hermes. Il tempo necessario per apprendere la Dottrina è il Terzo Atto, chiamato Iosis (ingiallimento) della Materia cerebrale. Ciò significa che molti individui  giungono ad esprimere la loro creatività naturale, ma pochi sono poi capaci di trasformare le loro opere in una autentica esperienza cognitiva. 
Di solito gli artisti del Rinascimento impiegavano nove anni per comprendere i segreti dell'arte. Il Maestro di bottega, dopo aver sottoposto l'allievo a prove di abilità tecnica e di resistenza mentale, iniziava  a trasmettere il significato simbolico di ogni immagine. Comprendere l'immagine elaborata dalla mente, propria o altrui, significa  stimolare il desiderio di andare oltre i limiti della ragione speculativa. In fondo la tecnica psicoanalitica contemporanea rielabora un percorso di conoscenza di sè già codificato dagli alchimisti che  "ripescavano" dal subconscio  o dall'inconscio onirico le immagini chiave in grado di rappresentare  i passaggi inizitici della trasformazione della libido sessuale  in "libido creativa" (Elixir rubeum) e "libido spirituale" di conoscere Dio (Elixir Album).   

In un certo senso la "libido creativa" corrisponde alla capacità di Re Mida di trasmutare tutto ciò che tocca, pensa e immagina in Oro, sintesi di "Realtà, Verità e Bellezza".
La trasmutazione degli elementi concreti, materiali e mentali, in plusvalore è suscitato dal "desiderio di conoscere" la Materia psichica (la Pietra rossa) e la sua possibile trasformazione creativa  in Materia mentale (la Pietra gialla) e spirituale (la Pietra filosofale)

Per l'Arte Alchemica orientale la trasmutazione dei fattori mentali inferiori (tamas/prigrizia, indolenza, apatia) in desiderio di conoscenza (rajas/attenzione, concentrazione, focalizzazione) e illuminazione della "Mente d'oro" (Sattva/intuizione, proiezione e immaginazione creativa) avviene compiendo un "percorso artistico" che non ha niente a che fare con le prescrizioni religiose della "rinuncia, dell'abbandono o della compassione" elaborate dalla Dottrina "alchemica" cattolica.

Il programma pedagogico dell'Arte Alchemica si sviluppa in tre fasi:
1. Espansione delle qualità della percezione (Elixir Rubeum) fino alla definitiva "conversione" nello sguardo dell'Anima. Ciò avviene attraverso l'alchimia della percezione critica, sensoriale e razionale. Al termine di questa prima fase l'alchimista della II^ Materia percepisce una unica Realtà.

2. Evoluzione delle capacità di apprendimento attuata attraverso le modalità della percezione, della contemplazione e della meditazione. Il punto di arrivo è la comprensione delle verità nascoste, delle verità invisibili e infine delle verità spirituali che "emanano" dagli emblemi degli artisti e dai giochi di coscienza messi in atto dalla libido.

3. Trasformazione della coscienza ordinaria, influenzata dalla dualità insita nei meccanismi subconsci della percezione e della conoscenza, nella coscienza creativa di Re Mida e infine nella coscienza spirituale dell'Illuminato in grado di percepire e generare la Bellezza Universale (Venere in Taurus), simbolo di unificazione dei valori della bellezza e della ricchezza. della verità e della coscienza, della realtà materiale e di quella spirituale
Il dipinto di Botticelli traduce l'Atto dello Iosis in una unica rappresentazione allegorica. Re Mida deve affrontare i sette personaggi che gli sfilano davanti prima di giungere a trasformare la metafora della "calunnia"  nell'Oro della conoscenza alchemica.