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mercoledì 19 ottobre 2011

ROMA 15 10 2011





La parola "rabbia" deriva dal sanscrito "rabbahs", che significa "fare violenza".



Come coltivare reazioni emotive intelligenti

Daniel Chabot

Ediz. Punto d' incontro
Prezzo  12,90 €

ISBN: 8880933566
Pagine: 160 pp. - 17 x 22 illustrato
Contenuti del libro:

Come coltivare reazioni emotive intelligenti


Le emozioni ci accompagnano in ogni minuto della nostra vita. Esse giocano un ruolo fondamentale nell'equilibrio e nella salute delle persone. Illuminano l'esistenza, portandoci al settimo cielo, ma possono anche renderla oscura e insopportabile, arrivando al punto di condizionarla pesantemente. È dunque paradossale che, considerato il forte legame che ci unisce alle nostre emozioni, esistano così poche possibilità di imparare a conoscerne la natura, a sapere come funzionano, come ci influenzano, come interferiscono nei rapporti con gli altri. Non esistono materie scolastiche che ci insegnino a prendere consapevolezza del nostro piano emotivo. E allora, come fare per coltivare reazioni emotive intelligenti?
In questo piacevole e utilissimo manuale, impariamo in modo chiaro e conciso a riconoscere e a sviluppare la nostra intelligenza emotiva e quindi a usare in modo consapevole e vantaggioso le emozioni, ovvero quella parte profonda di noi stessi che di solito trascuriamo per sviluppare quasi esclusivamente la razionalità. Dato che le emozioni sono parte integrante del nostro essere, è assai importante e vantaggioso imparare a gestirle in maniera proficua, senza reprimerle o permettere che prendano il sopravvento.
Come coltivare reazioni emotive intelligenti offre un'efficace percorso pratico in cinque tappe, per mettere a frutto l'intelligenza emotiva nella vita di tutti i giorni, consentendoci di affrontare situazioni prima considerate incontrollabili o imprevedibili e di mantenere una sana e costante "igiene emotiva". Impareremo a identificare gli stimoli condizionati e a disinnescarli, a individuare i pensieri irrazionali in modo da modificarli e a predisporci verso ciò che non possiamo controllare o prevedere, così da non lasciarci sopraffare dalle emozioni che ne possono nascere.