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sabato 23 giugno 2012


Tristan Gooley non ha scritto un semplice libro sul viaggio e sull'orientamento, ma un'opera raffinata sull'osservazione della natura e sul piacere della sua scoperta. "L'antica arte di trovare la strada" attinge alla storia, alla scienza, al mito e al folclore per introdurci a un sapere prezioso e ancestrale: la capacità di viaggiare facendo ricorso esclusivamente ai segnali dell'ambiente che ci circonda. La "navigazione naturale" - il viaggio senza cartine, bussola o GPS - comporta una nuova visione del mondo, che mette in gioco tutti i cinque sensi. Per capire dove si è e qual è la direzione giusta; interpretare gli effetti di sole, vento e acqua; orientarsi ovunque, in campagna e in città, nei boschi e sul mare, nel deserto o sulla neve. Preciso nella descrizione scientifica ed evocativo nella divagazione letteraria, Gooley ci rivela come un viaggio, o anche una semplice passeggiata, possa trasformarsi in un'avvincente esperienza fisica e mentale.